In questo intervento per la sistemazione degli spogliatoi di un centro termale è il vuoto degli spazi tra i setti murari il vero corpo del progetto. È qui che, nella loro assoluta trasparenza data dalla tipologia del vetro extrachiaro utilizzato e dallo studio dell’illuminazione degli ambienti, sono stati inseriti i box doccia di Aisi. Pochi elementi-accessori capaci di manifestarsi con tutta la loro forza sono il risultato di una severa selezione compositiva, che ha come unica finalità quella di “preservare” il vuoto tra le pareti in cemento. Elemento immateriale, come lo sguardo o il rapporto tra lo spazio e la percezione, il vuoto è un passaggio mentale la cui dimensione è quella atemporale dell’assenza. È mettendo in relazione quest’ultima con le forme, i pieni con i vuoti e la luce con le ombre, che ha preso forma il progetto, la cui disposizione planimetrica ricorda in parte quella del labirinto dove, la disposizione dei setti esalta le capacità illusorie della prospettiva, permettendo di simulare profondità maggiori rispetto a quelle realmente a disposizione.
Contenuti tra muri paralleli, i box doccia sono composti da due cristalli fissi e controventati tra loro da un tirante tondo in acciaio. In fronte all’ingresso è installato, direttamente sul cristallo, il porta shampoo modello PS1, pensato come un cestello dotato di manico e realizzato anch’esso in acciaio inossidabile con finitura satinata per i contenitori e lucida per le basi.